SALT I

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Strategic Armaments Limitations Talks I
Il Presidente degli Stati Uniti Richard Nixon e il Segretario generale del PCUS Leonid Il'ič Brežnev firmano il Trattato anti missili balistici e l'accordo SALT a Mosca
Contestoguerra fredda
Firma26 maggio 1972
LuogoMosca
PartiUnione Sovietica (bandiera) Unione Sovietica
Stati Uniti (bandiera) Stati Uniti
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SALT I è la sigla utilizzata per la prima serie degli Strategic Armaments Limitations Talks, un progetto proposto nel 1967 dall'allora Presidente degli Stati Uniti Lyndon Johnson all'Unione Sovietica per la limitazione degli armamenti strategici.

Nel 1971 gli esperti dei due paesi convennero sul fatto che gli armamenti strategici erano i missili intercontinentali a lunga gittata (Icbm) e i missili antimissile (Abm), e previdero non tanto una limitazione quanto il congelamento del numero dei missili posseduti dalle due potenze.

Il 26 maggio 1972 ebbe luogo la firma del trattato Salt I che prevedeva in definitiva il congelamento del numero dei missili posseduti dalle due potenze[1].

Secondo tale accordo, il numero di vettori strategici veniva limitato secondo la seguente tabella:

N. Vettori USA URSS
ICBM 1054 1618
SLBM 656 740
Bombardieri strategici 455 140

Veniva consentito l'uso di testate multiple MIRV e veniva fissato a 100 per parte il numero di vettori ABM dislocati in due diversi siti. Il primo sito a protezione delle rispettive capitali[2] ed il secondo a protezione di una base missilistica in modo da proteggere la possibilità del Presidente di ordinare un attacco di rappresaglia. Come secondo sito gli USA scelsero la base dei Minuteman III sita nei pressi di Grand Forks, nel Nord Dakota in quanto proprio in tale base ebbe origine il programma americano ABM Safeguard.

  1. ^ Guido Formigoni, Storia della politica internazionale nell'età contemporanea, Bologna, Il Mulino, 2000, p. 461, ISBN 88-15-07617-4.
  2. ^ William R. Keylor, Un mondo di Nazioni. L'ordine internazionale dopo il 1945, ed. italiana a cura di Daniela Vignati, Milano, Guerini Scientifica, 2007, p. 142, ISBN 978-88-8107-238-5.

Voci correlate

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